Estratto del seminario tenutosi a Roma presso l’Università LUMSA
Mastro Gilberto Quarneti compie un excursus della storia della calce, dai fenici e romani fino ai giorni nostri. Buona visione
Riportiamo le uno spezzone della prima pagina del documento complementare al video, esegui il login per leggerlo tutto ...L'origine della manifattura della calce è cosa incerta. Quando questa pratica, scaturita dalla casualità della scoperta, abbia avuto inizio, non lo si può stabilire, né si può stabilire quando i preistorici ebbero coscienza dei fenomeni che si accompagnano alla produzione della calce.Le prime tracce di manufatti in calce si trovano in Palestina e dintorni: queste risalgono a circa 14 - 15 mila anni fa, in era Natufiana. Sono stati trovati, a Mallaha, i resti di una conserva per granaglie con le pareti rivestite di calce. Nello stesso sito è stata ritrovata un'abitazione con una parete tonacata con calce e dipinta di ocra rossa. Altri giacimenti, trovati in Mesopotamia, risalgono a circa 7250 anni a.C.. In un altro sito, in Anatolia, si è trovato un pavimento a terrazzo, datato 6250 anni a.C.. Il più antico calcestruzzo, scoperto sin ora, composto con calce idraulica dal colore naturale, sabbia e ghiaia, risale a circa 5600 anni a.C. ed è stato portato alla luce a Lepensky Vir, al nord delle penisola balcanica, presso un luogo chiamato Porte di Ferro, durante uno scavo sulle rive del Danubio. Che questi nostri predecessori preistorici, un bel dì, a modo loro, avessero acquisito coscienza dei processi di decarbonatazione, idratazione e ricarbonatazione per assimilazione di anidride carbonica, è innegabile. In base alle nostre conoscenze archeologiche, i forni da calce furono realizzati circa 2000 anni prima della venuta di Cristo, in Mesopotamia, il paese civilizzato più antico dell'umanità, tra il Tigri e l'Eufrate, in prossimità della città di Ur. Nell'installazione di un forno da calce si procedeva spesso praticando un pozzo in una parete di calcare a ridosso d'un pendio. Sul davanti era praticato il foro d'entrata (il prefùrnio), che serviva per alimentare il fuoco. E similmente a come avveniva nei forni Romani, anche in questi si erigeva una volta in calcare sovrastata da pezzami di calcare d'ogni dimensione. Il fuoco era alimentato grossi pezzi di legname. La sezione di questi forni era indifferentemente ovale o circolare, come ben descrisse Catone nel III secolo a.C.. Si ritiene che quasi tutti i popoli civili, come gli Egiziani, i Cinesi, i Maya oltre ai Fenici, ai Greci ed ai Romani, abbiano conosciuto la tecnica della cottura della calce ed il suo impiego.Dalla Mesopotamia la conoscenza della fabbricazione della calce si diffuse rapidamente nel Vicino Mediterraneo. Nella costruzione di Troia e di Micene si impiegò una malta di calce. Nell'Antico Testamento già si descrivono i tinteggi degli edifici con scialbi di calce. Col passar dei secoli, probabilmente per effetto dell'intensa attività di scambi commerciali, tale conoscenza arrivò ai Greci, che la trasmisero poi ai Romani, i quali ne perfezionarono la tecnica di fabbricazione e d'impiego.All'epoca dei Romani, la professione del fornaciaio da calce era molto considerata; lo testimonia la designazione di “Magister Calcariarum” ritrovata su diverse steli votive portate alla luce durante scavi archeologici. Soprattutto Vitruvio descrive diffusamente sulla tecnica nell'unica opera organica conservataci. Egli parla diffusamente dell'opus caementicium, una miscela di calce viva, pozzolana, coccio pesto e sabbia.
il testo (10pagine) continua con:
- L'800 E L'AVVENTO DELLA CIVILTÀ DEL CEMENTO PORTLAND
- DELLE CALCINE GRASSE: OVVERO DELLE CALCI AEREE DI FOSSA
- DELLO SPEGNIMENTO DELLE CALCINE GRASSE
- DELLA PRESA E DELL'INDURIMENTO DELLE CALCINE
- DELLE CALCINE GRASSE: OVVERO DELLE CALCI AEREE DI FOSSA
- LORIOT
esegui il login e leggi tutto il documento
Scrivi un commento